Shopping terapeutico
Credo che molti di noi almeno una volta nella vita abbiano utilizzato l’espressione “shopping terapeutico”. Ma lo shopping fatto non per necessità ma per soddisfare una o più voglie può davvero essere terapeutico? E possiamo considerarlo sano o è meglio rifuggirlo come la peste?
Come capita sempre quando si tratta di soldi la risposta è dipende, perché non esiste una risposta univoca e valida in generale.
Lo shopping può essere terapeutico?
Immagino che sarà capitato anche a te di pronunciare o scrivere frasi del tipo “Andiamo a fare shopping? Ho bisogno di tirarmi su il morale”, “Oggi ho fatto un sacco di acquisti, me lo merito con la settimana che ho avuto!”, e così via.
Lo shopping è sicuramente uno strumento che possiamo utilizzare per avere un benessere, soprattutto se lo ricerchiamo immediato. Quando entriamo in un negozio e acquistiamo qualcosa proviamo subito una sensazione di benessere, alcune volte direi quasi di vera e propria euforia.

Io ho utilizzato lo shopping terapeutico per svariati anni. Facevo un lavoro stressante che occupava molte ore della mia giornata, vivevo in una bella città ma altamente impegnativa e capitava di frequente che avessi bisogno di una valvola di sfogo. Non sono mai stata una grande amante di palestre, corsa o sport vari per cui mi sono appassionata allo shopping. Era semplice, appagante, divertente e favoriva le relazioni sociali. Devo riconoscere che per me ha funzionato molto bene.
Ci sono tuttavia alcuni aspetti che ci tengo a precisare. Lo shopping può essere terapeutico ma dobbiamo imparare a controllarlo per evitare che sfoci in uno shopping compulsivo, dannoso per le finanze e la salute.

Il giusto atteggiamento per uno shopping terapeutico
Agli inizi della mia vita milanese, complice l’euforia dei primi stipendi o il vivere da sola in una grande città, ho sperimentato sulla mia pelle gli effetti negativi di una pessima gestione delle mie finanze (sì, anch’io ho dovuto imparare l’educazione finanziaria). Memore delle conseguenze negative di una imprudente gestione finanziaria, quando ho scelto di utilizzare lo shopping come “terapia” l’ho programmato. L’errore che viene commesso più di frequente è spendere un po’ quello che capita. Come insegno a chi si rivolge a me per percorsi di educazione finanziaria, il primo passo da fare è imparare ad avere e utilizzare correttamente un budget previsionale.