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Shopping terapeutico

Credo che molti di noi almeno una volta nella vita abbiano utilizzato l’espressione “shopping terapeutico”. Ma lo shopping fatto non per necessità ma per soddisfare una o più voglie può davvero essere terapeutico? E possiamo considerarlo sano o è meglio rifuggirlo come la peste?
Come capita sempre quando si tratta di soldi la risposta è dipende, perché non esiste una risposta univoca e valida in generale.

Lo shopping può essere terapeutico?

Immagino che sarà capitato anche a te di pronunciare o scrivere frasi del tipo “Andiamo a fare shopping? Ho bisogno di tirarmi su il morale”, “Oggi ho fatto un sacco di acquisti, me lo merito con la settimana che ho avuto!”, e così via.
Lo shopping è sicuramente uno strumento che possiamo utilizzare per avere un benessere, soprattutto se lo ricerchiamo immediato. Quando entriamo in un negozio e acquistiamo qualcosa proviamo subito una sensazione di benessere, alcune volte direi quasi di vera e propria euforia.

Shopping terapeutico | Eva Fabiani | evafabiani.com

Io ho utilizzato lo shopping terapeutico per svariati anni. Facevo un lavoro stressante che occupava molte ore della mia giornata, vivevo in una bella città ma altamente impegnativa e capitava di frequente che avessi bisogno di una valvola di sfogo. Non sono mai stata una grande amante di palestre, corsa o sport vari per cui mi sono appassionata allo shopping. Era semplice, appagante, divertente e favoriva le relazioni sociali. Devo riconoscere che per me ha funzionato molto bene.
Ci sono tuttavia alcuni aspetti che ci tengo a precisare. Lo shopping può essere terapeutico ma dobbiamo imparare a controllarlo per evitare che sfoci in uno shopping compulsivo, dannoso per le finanze e la salute.

Shopping terapeutico | Eva Fabiani | evafabiani.com

Il giusto atteggiamento per uno shopping terapeutico

Agli inizi della mia vita milanese, complice l’euforia dei primi stipendi o il vivere da sola in una grande città, ho sperimentato sulla mia pelle gli effetti negativi di una pessima gestione delle mie finanze (sì, anch’io ho dovuto imparare l’educazione finanziaria). Memore delle conseguenze negative di una imprudente gestione finanziaria, quando ho scelto di utilizzare lo shopping come “terapia” l’ho programmato. L’errore che viene commesso più di frequente è spendere un po’ quello che capita. Come insegno a chi si rivolge a me per percorsi di educazione finanziaria, il primo passo da fare è imparare ad avere e utilizzare correttamente un budget previsionale.

Io sono riuscita a evitare che lo shopping diventasse compulsivo inserendo mensilmente nel mio budget una cifra da destinare a questa attività per me di benessere. Avere un budget previsionale, infatti, non vuol dire segnare solo le spese che spesso e volentieri vorremmo non sostenere (tipo bollette, assicurazioni, ecc). Significa anche scegliere quanta parte delle nostre finanze destinare al nostro benessere, a tutte quelle attività o servizi che ci gratificano. In un budget deve essere sempre presente la parte ludica. Per evitare che “mi sfuggisse di mano” lo shopping, prevedevo una cifra da destinare a questa attività, che variava nel corso dei mesi. Sapevo infatti che quando c’erano i saldi o scontistiche varie ero portata a spendere di più rispetto agli altri mesi.

Inizia a pianificare il tuo shopping terapeutico

Fare un budget previsionale non è solo una questione di numeri. E’ in realtà la capacità di ascoltarsi e soprattutto di conoscersi nel profondo. Per fare un buon budget non possiamo mentire a noi stesse, dobbiamo avere la forza di abbandonare i pregiudizi che abbiamo sul tema dei soldi e concentrarci su cosa ci dà veramente benessere. Più volte mi sono sentita dire frasi del tipo: “sei una spendacciona”, “spendi troppo in scarpe e vestiti”, “non ti rimarrà nulla per i risparmi”, “se utilizzi la carta di credito finisci che non ti accorgi quanto spendi”, e così via. La realtà è che grazie a un budget previsionale e a una corretta gestione finanziaria ho fatto parecchio shopping terapeutico e sono riuscita a risparmiare adeguatamente per quelli che erano i miei obiettivi. Certamente tutto questo all’inizio ha richiesto tempo, pazienza, costanza e disciplina (cosa non lo richiede nella vita?) Ma ti posso assicurare che ne è valsa la pena. Sarà che sono uno scorpione, ma per me non c’è niente di meglio che rispondere, anziché a parole, con i fatti a chi mi definiva “spendacciona”. Se pensi che anche per te sia arrivato il momento di rispondere coi fatti, inizia con un budget previsionale. E se vuoi il mio aiuto ecco cosa posso fare per te.

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